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Sicuramente ne avrai sentito parlare, e sicuramente ne avrai apprezzato il modo particolare di scegliere con cura l’abbigliamento, ma forse non sai chi e cosa sono i MOD, che hanno caratterizzato un periodo ben preciso della storia culturale prima dell’Inghilterra e poi dell’Europa intera.

La cultura MOD, che per esteso è conosciuta come modernismo, trova le sue origini nella Londra a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, e pare sia collegata ad un circolo di giovani amanti del modern jazz, da cui appunto prende il nome.
Questa subcultura, era caratterizzata soprattutto dal look di chi ne faceva parte; i giovani Mod, erano soliti indossare anche durante il giorno, abiti italiani di Gucci ed Armani, il cui stile ed eleganza erano molto apprezzati.
Caratteristica principale era l’uso di abiti con 3 o 4 bottoni, di solito di colore scuro, e ben attillati sia per giacca che sui pantaloni.
Le camicie, quasi sempre con colletto botton down, erano di colori neutri e quasi sempre accompagnate da maglioni con profondo scollo a V ed accompagnati dal classico cravattino in tinta con la giacca.
Anche i soprabiti avevano la loro importanza in questa cultura; vennero usati quasi sempre dei Parka di provenienza militare. Per quanto possa sembrare inusuale come capo di vestiario, c’è una valida ragione che spingeva i Mod ad usare questo capo nei loro look; i Mod erano soliti viaggiare su scooter italiani come la mitica Vespa o la Lambretta, e quindi per evitare che i costosi abiti firmati si rovinassero, usavano questi lunghi e caldi giubbini militari che potevano trovare a basso costo.
Questo particolare ha caratterizzato il loro stile per anni, e proprio in virtù di questo, uno dei simboli di questa cultura è il simbolo della Royal Air Force, che spesso era cucito sui vecchi parka che i Mod compravano nei mercatini di usato militare.

Insomma una moda nella moda, che strizza l’occhio anche all’intramontabile stile Italiano!