Il freddo si combatte utilizzando i giusti tessuti. Eh si, quando le temperature scendono radicalmente e nell’aria si avverte  profumo di neve allora bisogna correre subito ai ripari scegliendo outfit adeguati per affrontare il freddo. Uno dei tessuti più adatti alle temperature più rigide è sicuramente il fustagno, un tessuto indispensabile per l’inverno e con il quale si realizzano svariati capi, dai pantaloni, alle giacche fino ai cappotti. Vediamo insieme la storia e soprattutto qualche curiosità in merito.

Le origini….

L’etimologia della parola fustagno prede il nome di un sobborgo del Cairo, in Egitto e cioè El Fustat. Questo è un tessuto in  lana grossa,ha la capacità di essere molto resistente, è caratterizzato da intrecci derivati dalla armatura diagonale saia (da 3 o da 4) o dal raso (da 5 o da 8), si presenta molto compatto,  robusto, garzato e peloso sul diritto, e ruvido sul rovescio.

Conosciuto sin dal Medioevo era un tessuto pregiato per la sua componente di cotone, che essendo importato dall‘India dai mercanti veneziani, risultava notevolmente più costoso del lino di produzione europea.Nel nostro Paese si diffuse a partire del XIII secolo, attraverso la Francia, nel resto d’Europa. Il fustagno più pregiato veniva  prodotto proprio a Milano. Ma il segreto del successo di questo tessuto si deve ad un’altra città italiana ovvero Chieri.A Chieri  infatti nel 1300, vi erano mercanti in grado di investire capitali , strutture agrarie in grado di coesistere con l’attività di filatura e di tessitura, disponibilità di un mercato del lavoro locale. I vantaggiosi patti che la forza contrattuale di Chieri aveva potuto strappare all’atto della dedizione del 1347, in particolare i privilegi e le esenzioni sui pedaggi concesse ai Chieresi, furono un invito a operatori forestieri a stabilirsi proprio in questa zona.

Un cambio di rotta

Anticamente veniva prodotto con una trama (cioè il filo orizzontale) di cotone, mentre l’ordito (cioè il filo verticale) poteva essere di lino, di canapa, e talvolta di entrambi.Se per diversi secoli questo tessuto veniva utilizzato per confezionare abiti da uomo appartenenti a classi sociali prestigiose, le cose cambiarono radicalmente quando ci fu la diminuzione del costo del cotone, che diede un’altra identità al fustagno. Esso passò infatti dall’essere tessuto pregiato, a  stoffa per abiti da lavoro.Proprio la città di Chieri, sfruttò questa situazione e  iniziò a produrre un tessuto medio basso dal prezzo contenuto e destinato a una fascia larga di popolazione. Tale cambio di rotta  ben presto si dimostrò una scelta vincente,  il cotone e il fustagno resero questa cittadina molto ricca e prospera.

Il fustagno oggi…..

Oggi questo tessuto viene usato soprattutto  per l’abbigliamento casual, per confezionare pantaloni, giacche che talvolta hanno le toppe sui gomiti, giubbotti insomma una variegata scelta per quanto riguarda la moda al maschile.
Anche l’alta moda apprezza molto questo tessuto, essa infatti molto spesso lo utilizza per realizzare  look  che rimandano un pò  all’ urban-style per le giacche eleganti.