La parola casual racchiude in sé una definizione molto più ampia di quella che si possa pensare. Appartengono a questa categoria i capi di abbigliamento non formali, di tendenza che danno a chi li indossa un aspetto disinvolto. Capi che possono variare a seconda delle occasioni, perché ogni ambiente vuole il suo abbigliamento.
Un abbigliamento casual prevede un certo impegno nell’abbinare i capi affinché la scelta del look non si tramuti in una mise sciatta. Quindi è importante seguire poche ma efficaci regole per non sbagliare.
Istruzioni per l’uso
Questo tipo di abbigliamento è spesso diviso in categorie, la prima denominata categoria casual chic, fatta da capi decisamente costosi dove la giacca è d’obbligo.
Quest’anno può essere colorata o a tinta unita, l’importante è che ci sia; i pantaloni sono aderenti e la loro lunghezza arriva non oltre le caviglie, ed è indicato soprattutto per le occasioni serali;
Poi c’è il casual da tempo libero un tipo di abbigliamento dove i jeans sono i protagonisti nonostante le temperature estive siano alte, in alternativa anche bermuda, si indossano abbinati rigorosamente a camicie sportive a mezza manica o polo, perché anche se è tempo libero e fa caldo tutto va vissuto con gusto;
Infine il casual sportivo che è legato invece a chi ama praticare sport magari all’aria aperta o anche per chi lo sport lo guarda in tv seduto comodamente sul divano (perché il casual sportivo sta bene anche a chi è pigro di natura) e preferisce indossare capi comodi e pratici, non possono mancare dunque t-shirt rigorosamente in cotone, pantaloncini, e scarpette da ginnastica di tela o tute da passeggio in tessuti ovviamente leggeri.