Napoli è stata tempo addietro il centro della moda dell’intera Europa; fin dagli inizi dell’ottocento il pianeta della moda maschile girava
intorno alle sartorie napoletane che grazie ai suoi maestri portava prestigio a tutto il settore.
Le prime sartorie famose di Napoli ebbero origine nella zona dell’attuale centro storico e della ferrovia, ma con il passare del tempo, vista la vicinanza alle industrie tessili presenti nella provincia nord della città, le attività si spostarono in quella zona.
Oltre alla precisione e alla cura dei particolari dei nostri artigiani, quando si parla di sartoria napoletana, si fa riferimento ad
una serie di caratteristiche che la rendono unica e che la contraddistinguono per l’eleganza e la ricercatezza.
Le caratteristiche della giacca napoletana
Gli abiti della sartoria napoletana hanno la manica più stretta, detta in gergo “a camicia”, che solitamente viene tagliata più corta al braccio, per permettere al polsino della camicia (meglio se con i gemelli) di uscire fuori e di spezzare ancora di più
la figura.
Altra caratteristica della giacca sono i revers ampissimi, che in alcuni modelli finiscono a punta; di solito viene usata la doppia impuntura per rendere il capo più particolare e sicuramente più elegante.
Altra caratteristica è la fodera, che non ricopre totalmente l’interno della giacca, ma lascia scoperta tutta la parte posteriore. Stesso discorso per le maniche; sfoderate per calzare come una seconda pelle.
Il taglio è più corto del normale, può essere con abbottonatura a 2 o 3 bottoni e doppio spacco laterale posteriore.
Tutte queste caratteristiche fanno si che la giacca napoletana sia un capo che si “adatta” in modo perfetto a diversi tipi di fisico, grazie alla sua “leggerezza”.
E se per secoli la sartoria napoletana ha vestito i nobili di mezza Europa, un motivo ci sarà.