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Un capo d’abbigliamento relativamente giovane ma che continua ad avere un enorme successo tra il pubblico maschile di tutte le età; parliamo della polo e della sua storia.

Sono veramente pochi i capi d’abbigliamento che possono dirsi classici ed evergreen, ma tra questi sicuramente c’è la polo. La polo ha una storia particolare ed è sicuramente la migliore scelta per un look casual ed informale durante

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il periodo primaverile ed estivo.

L’origine della polo non è chiara, ma si presume sia nata intorno a metà del 19° secolo, quando lo sport di cui porta il nome (appunto il polo n.d.r) diventò una vera moda in Inghilterra, coinvolgendo durante i fine settimana la nobiltà e l’alta borghesia inglese.
Le prime polo non erano altro che delle t-shirt di cotone alle quali venivano aggiunti dei colletti come quelli delle camicie, bloccati al corpo della maglia con dei bottoncini, per evitare che il colletto si alzasse durante le galoppate in sella.
Pare che proprio la polo con quei bottoncini fu l’ispirazione per le famose camicie di Brooks Brothers, con il colletto botton down, tanto amate da Gianni Agnelli.

Venivano prodotte in maglina, così da essere pratiche e leggere per chi svolgeva attività fisica; tessute con la tecnica piquè, permettevano un’eccellente traspirazione.

Ma la vera polo moderna, così come la conosciamo noi è nata però grazie all’opera di Jean René Lacoste, il famoso tennista francese che ha fondato poi il celebre marchio Lacoste, che produce e vende polo da ormai più di 70 anni.
Il tennista in varie partite usò questo tipo di maglia e visto che i giornalisti gli diedero il soprannome di alligatore, a causa della sua tenacia in campo e del suo prominente naso, Lacoste decise di applicare sulle sue maglie uno di questi piccoli animali, che ancora oggi distinguono le polo e tutti i prodotti del marchio.

Il tennis ha dato un grande impulso per la crescita di questo capo, ed infatti Fred Perry, noto tennista degli anni 50, lanciò la sua linea di polo che riscosse grande successo tra i giovani dell’epoca, grazie al taglio più moderno e ai colori più accesi.

Da quegli anni fino ad arrivare ai giorni nostri, le polo hanno iniziato ad essere sempre più usate anche come capo informale e non solo nell’ambito sportivo, e molti sono i marchi storici che ne hanno proposte varie versioni nel corso degli anni.