Scegliere il giusto cappotto da indossare non è mai una decisione facile. Di cappotti in circolazione ce ne sono davvero tanti, che differiscono per manifattura, per tessuti, per fantasie e trame diverse, insomma il mercato ci offre talmente tanta scelta che la confusione talvolta è d’obbligo.
Se siamo in cerca di un cappotto dal taglio classico, dobbiamo sapere che ne esistono di diversi modelli e tutti hanno delle caratteristiche ben diverse.
A ognuno il suo cappotto
I cappotti che appartengono a questa categoria sono tendenzialmente 7 e sono:
- Chesterfield
- Trench
- Loden
- Peacoat
- Ulster
- Montgomery
- Havelock
Vediamo le loro principali potenzialità. Partiamo con il modello Chesterfield, il cappotto che trasuda eleganza. Il suo nome è legato al conte di Cherstefield che lo indossò per la prima volta nella metà dell’800. La linea è slanciata, è un monopetto, possiede due tasche orizzontali. è lungo fino al ginocchio ed ha uno spacco sul retro.
Il secondo capo è il trench. Di solito questo cappotto è ideale per le stagioni in transizione come la primavera e l’autunno, anche se negli ultimi tempi sono state realizzate anche versioni invernali. La storia del trench risale al 1900 quando fu commissionato dal Ministero della guerra inglese ordinò all’azienda Burberry, un modello tra l’impermeabile e il cappotto militare. Il risultato? Un successo senza precedenti.
Il terzo modello, il Loden invece ci rimanda, agli anni ’70 del 900, indossato dagli studenti universitari dell’epoca. Il Loden è caratterizzato da un colletto che ricorda quello di una camicia, possiede bottoni in pelle intrecciata e le tasche sono oblique. Questo tipo di modello è spesso realizzato in colori come il verde abete.
Il Peacoat, invece è meglio conosciuto come il cappotto alla marinaio. E’ corto, doppiopetto, bottoni grossi, tasche dal aglio verticale. La sua storia è davvero molto antica e rimanda infatti al 1700. I primi modelli vennero indossati da marinai del Nord Europa.
Se invece parliamo di eleganza, il modello Ulster è quello che da solo sintetizza questa espressione. L’Ulster, è lungo dopo il ginocchio ( per questo è meglio che a indossarlo siano uomini alti), possiede otto bottoni, manica a camicia con il giro rifinito con un punto a mano, tasche con patta, polsino con martingala e spacco posteriore. Insomma un modello dal taglio inconfondibile soprattutto se realizzato a livello sartoriale.
La sesta proposta riguarda il Montgomery, molto amato dai giovanissimi, perchè ha uno stile tra il classico e lo sportivo. Si distingue dagli altri perchè possiede il cappuccio, ma soprattutto la famosa allacciatura ad alamari. Possiede due tasche grandi, la fodera interna è spesso realizzata in lana tartan, e la lunghezza può essere corta o a metà coscia.
Infine troviamo l’Haveloch,oggi sicuramente quello meno indossato, ma di cui è giusto parlare, perchè ha fatto la storia dello stile. L’Haveloch infatti è uno dei cappotti più eleganti in circolazione, possiede una mantellina, detta pellegrina, che da sotto il colletto scende fino al gomito e può essere abbottonata sul davanti. Le sue origini risalgono alla metà dell’Ottocento ed uno dei primi ad indossarli fu un generale britannico, sir Henry Havelock, da cui appunto prende il nome.
Insomma di cappotti ce ne sono davvero tanti e tutti dalle molteplici peculiarità e il vostro preferito qual è?